




La trasformazione digitale ci ha fatto immergere in un “mondo-dato” e ci ha proiettato, tutto sommato in pochissimo tempo e con frammentaria consapevolezza, in un universo iperconnesso abitato da esseri che si presumono ubiqui. Ma l’ubiquità è possibile solo in una realtà virtuale che non prevede la possibilità di abitare la nostra (le nostre) identità (digitali). I dati sono invece commons, sistema di relazioni performate; sono il luogo, il tempo e il contesto in cui avviene la relazione, in cui ci si unisce ad altri uomini, cose, organizzazioni, agenti computazionali, città, etc.
E’ un mondo nuovo ed entusiasmante, se solo diventiamo capaci di abitarlo e di ripensarlo attraverso un design ecosistemico e relazionale.
Intervengono:
Cristina Tajani, Franco Bolelli, Danilo Casertano, Federico Clapis, Andrea Colamedici, Daniele Di Fausto, Maura Gancitano, Amir Issa, Salvatore Jaconesi, Nicola Martinelli, Jacopo Mele, Danilo Simoni.